Una giornata mondiale per riflettere sulla sofferenza delle tante, troppe donne, che grava sull’umanità tutta: la loro sofferenza è la nostra.

Donne e uomini insieme verso la metanoia

La Bibbia ci ricorda fin dall’inizio che “Dio creò l’uomo a sua immagine…maschio e femmina li creò” (Gen, 1, 27). Questo ci aiuta a comprendere che l’immagine di Dio funziona solo nella relazione bella e armonica tra uomo e donna. Né l’uomo da solo, né la donna da sola sono immagine di Dio. Quindi la questione è anche teologica. Se la relazione tra maschio e femmina che le nostre comunità cristiane fanno trasparire non è capace di parlare di questa bellezza e armonia a partire da ciò, viene meno la capacità di dire ‘Dio’ della Chiesa alle realtà del nostro mondo oggi. Come ha affermato l’arcivescovo di Perugia mons. Gualtiero Bassetti “[…] la violenza all’interno del nucleo familiare rende impossibile l’autenticità della relazione interpersonale e crea una situazione in netta contraddizione con il matrimonio e, nel caso dei battezzati, con la sua sacramentalità. Le relazioni di coppia e familiari improntate al dominio dell’uomo sulla donna e sui figli rendono vana la possibilità stessa per la famiglia di accogliere e trasmettere autenticamente il Vangelo “.

Dalla violenza si può uscire. Ma bisogna libererarsi della tentazione dell’invito alla ‘sopportazione’, che ancora è radicato nella nostra cultura, perché esso nega alla donna e ai figli, se ci sono, dignità, benessere, serenità. E in questo modo si stravolge la realtà della famiglia come icona della relazione d’amore.

Vita Margiotta