PRESIDIO DONNE PER LA PACE PALERMO 23 07 2022

Com’è potuto accadere? Come abbiamo potuto accettare che si rispondesse alla violenza con la violenza? Dal II dopoguerra abbiamo nutrito il valore della pace come premessa fondante della vita sociale.

In Europa da allora abbiamo educato le generazioni nel ripudio della guerra come retaggio di un passato contrario ai valori delle società democratiche.

Le giovani generazioni sono europeiste nel loro tessuto genetico. Ragazze e ragazzi sono cosmopoliti nella loro forma mentis. Li abbiamo educati al valore della differenza, alla cooperazione. Abbiamo insegnato loro le metodologie comportamentali per la risoluzione dei conflitti.

Com’è potuto succedere che i capi delle nazioni abbiano optato per l’invio massiccio e sempre crescente di armi?

Non possiamo che pensare ad una nuova grave mistificazione della forza, proprio quando pensavamo ormai acquisito il valore della pace come patrimonio dell’umanità. La mistificazione è una manipolazione che fa apparire di valore ciò che solo qualche tempo prima chiunque avrebbe rigettato come inammissibile.

Ciò è potuto accadere perché l’Europa ha smarrito la sua anima; l’Italia ha smarrito la sua anima e dunque la memoria profonda che ci consente di discernere ciò che è giusto da ciò che non lo è.

Se la memoria coscienziale ci abbandona, andiamo alle nostre radici.

Palermo fu la città di Federico II di Svevia il quale, nel 1229, non accettò l’ordine di papa Gregorio IX di muovere una crociata armata contro il sultano d’Egitto al-Kamil; il suo genio politico scelse la via della trattativa diplomatica, favorendo la convivenza pacifica tra popoli diversi. Palermo divenne luogo di incontro fra la cultura greca, latina, germanica, araba ed ebraica.

Da Palermo, città del PRESIDIO DONNE PER LA PACE, lanciamo il nostro appello. Ci appelliamo

  • al nostro sindaco perché faccia di Palermo, città europea al centro del Mediterraneo, crocevia tra i popoli, la capitale della pace.
  • alle massime istituzioni italiane perché siano coerenti con l’ispirazione costituzionale dell’Opera del maestro Nicola Piovani dal titolo “Non la spada ma la parola illumini la via”, applaudita al suo esordio in Piazza del Quirinale
  • ai governanti d’Europa: tenete viva la vostra anima, lasciatevi attraversare dal dubbio e dalla pietas umana; solo così riuscirete a esercitare il potere secondo retta giustizia
  • ai giornalisti, ai responsabili della comunicazione mediatica: smettete di raccontare la guerra come cronaca ordinaria, col rischio di anestetizzare le coscienze; rendicontate l’orrore della violenza accanto alle attese delle trattative di pace, mettendo in luce le responsabilità di tutte le parti.

Beati i costruttori di pace!

Stefania Macaluso

Per il video: https://www.facebook.com/watch/?v=880781426226067

PRESIDIO DONNE PER LA PACE A PALERMO

Troverete i volantini redatti mensilmente sulla nostra pagina FB: https://www.facebook.com/Le-Rose-Bianche-103694948364929/?ti=as

https://www.avvenire.it/donneperlapace/pagine/perche-iniziativa-campagna-donne-per-la-pace-avvenire-8-marzo-2024