Un pre-testo il racconto buio di Giusi Russo Di notte, solo di notte, che ci porta nell’abisso della violenza misogina, per esprimere ancora e ancora la condanna di ogni violenza sulle donne.

Non ci sarà alcun progresso umano fino a quando le donne saranno ritenute oggetto del dispotismo maschilista. Ogni società, in ogni parte del mondo, manifesta la sua forma di misoginia. A causa di ciò, non c’è evoluzione culturale, infatti i maschi continuano a pensare e a praticare la barbarie della guerra.

Mentre gli uomini concepiscono la guerra senza vergogna, le donne continuano a proteggere la vita con ogni forma di cura.

Le donne salveranno il mondo, ma il mondo deve salvare le donne.

Festina M

Giusi Russo, autrice del libro Di notte, solo di notte e Stefania Macaluso, presidente dell’associazione Le Rose Bianche
Da sinistra a destra: Giusi Russo, Stefania Macaluso, Vita Margiotta, mentre espone la sua letttura interpretativa del libro Di notte, solo di notte, Barbara Crescimanno, psicoterapeuta che ha dato un contributo per l’analisi delle dinamiche psicologiche e relazionali nell’ambito di relazioni “tossiche” o “amori malati”